
L’uso quotidiano dei tacchi più alti di 7 centimetri altera la postura con diverse conseguenze quali alluce valgo, iperestensione delle ginocchia e conseguente iperlordosi lombare.
Il piede è considerato il più importante organo di controllo antigravitario: rappresenta il sistema tonico posturale che permette al corpo di assumere la postura eretta e di mantenere l’equilibrio. Ha diverse funzioni:
– Base d’appoggio
– Effettore del movimento
– Recettore di tutti gli stimoli provenienti dall’ambiente esterno.
Gli esterocettori e propriocettori conferiscono al piede la capacità di adattarsi al cambiamento del corpo nello spazio permettendo la ricerca continua dell’equilibrio grazie alla posizione corretta del baricentro.
Con l’uso delle scarpe col tacco alto si modifica la corretta linea gravitaria che normalmente cade internamente alla caviglia. Di conseguenza si va incontro ad un forte squilibrio del carico corporeo sul piede che in questo caso si centra sull’avampiede. Questo è quindi costretto a sopportare un carico nettamente superiore al normale.
La principale problematica che causa l’uso dei tacchi alti nella vita quotidiana è l’ALLUCE VALGO. Con il passare del tempo questo può causare, oltre l’ infiammazione cronica, lesioni ossee, callosità, alterazione funzionale della dinamica del piede. Può causare anche una vera e propria sindrome posturale con tendenza al ginocchio valgo, rigidità delle anche, iperlordosi lombare associata quindi a LOMBALGIA CRONICA.
Altre possibili problematiche che possono verificarsi nelle persone che portano quotidianamente i tacchi (i peggiori sono quelli a spillo):
– iperlordosi lombare con conseguente ipercifosi dorsale di compenso
– iperestensione delle ginocchia con relativo accorciamento del muscolo quadricipite e eccessivo stiramento degli ischiocrurali
– deambulazione scorretta
– errata disposizione dei carichi e delle forze sui vari distretti articolari e muscolo-legamentosi
– ritenzione idrica: il buon funzionamento dinamico del piede è alla base della salute del sistema linfo-venoso degli arti inferiori. La compressione esercitata sulle strutture vascolari presenti sotto la pianta del piede, facilitano il ritorno della linfa e del sangue aiutando la circolazione di tutto il corpo. Camminando e correndo con calzature adatte, queste strutture vengono stimolate, coadiuvate anche da altre due pompe a livello del polpaccio e del cavo popliteo oltre che dall’ azione del diaframma respiratorio. L’utilizzo smodato di tacchi alti invece non permette un buon contatto con il terreno e quindi un adeguata stimolazione delle suddette strutture.